fonte: Il Tempo
di Emanuela Astolfi
Residenti e commercianti: «Sia steso un manto d’asfalto»
«Da buoni romani amiamo i sampietrini, custodiscono il fascino del nostro passato. Ma resta il fatto che sono pericolosi e decisamente inadatti alle zone a traffico intenso».
Negozianti e residenti di via Nazionale esprimono all’unanimità il loro «no» al rifacimento della strada con il riutilizzo degli «storici selci» e chiedono a gran voce, con tono misto tra rabbia e implorazione, la pavimentazione in asfalto.
«Causano troppi disagi sia a chi guida che ai pedoni» dice il titolare del ristorante sito all’inzio della strada, nei pressi di piazza della Repubblica. E soprattutto per chi va sulle due ruote sono una vera e propria minaccia: «La scivolosità, i dislivelli e le buche che contraddistinguono questa tipologia di pavimentazione sono spesso causa di cadute per chi si muove in moto o motorino – dice un vigile urbano – E non sono da sottovalutare neanche i rischi per gli automobilisti: una frenata brusca sui sampietrini bagnati, dove a volte sono anche presenti macchie d’olio, può far sbandare l’autoveicolo».
«Ogni giorno vengo a lavorare in motorino: è un percorso a ostacoli e la mia schiena ne sta risentendo pesantemente – dice il giornalaio all’angolo di via del Boschetto – La cosa che mi fa più rabbia è che qui, in tanti anni, non c’è mai stata manutenzione. E adesso che, per via dei numerosi incidenti, talvolta mortali, le amministrazioni sono state costrette ad agire, invece che migliorare le cose per chi questa via la vive tutti i giorni, stanno ripristinando sempre il solito problema: la superficie a sampietrini, una pavimentazione che si deteriora rapidamente per via del traffico intenso e che per di più è pericolosa.
Lavorando all’aria aperta vedo tutto quello che succede.
E quando piove è una strage per tutti i veicoli».
«Il 30% degli incidenti che coinvolgono i mezzi a due ruote sono generati dalle buche – dicono i portieri all’ingresso dell’hotel La Griffe – E i pericoli non mancano neppure per i pedoni. Assistiamo spesso a scene in cui anziani e persone con problemi di mobilità hanno delle difficoltà a camminare su questo lastricato.
Una superficie asfaltata tutelerebbe le ossa di molte persone». Anche per i disabili i blocchetti di porfido possono costituire una vera e propria barriera: «Mi è capitato più di una volta di vedere gente in carrozzina che aveva dei seri problemi di movimento in questa via – dice una passante – Per queste persone i “selci” sono un vero e proprio incubo».
E i residenti pongono anche un’altra questione: «Il passaggio persistente di macchine e autobus sui sampietrini provoca delle vibrazioni che noi avvertiamo in maniera pesante – dice una signora – Per non parlare poi dei continui rumori: una pavimentazione in asfalto placherebbe almeno in parte il problema».