Legambiente Lazio a Morcone, Stop ai lavori in Via Nazionale
fonte: metropolisinfo.it
Roma, 18 mar. – (Adnkronos) – ”Non dare il via ai lavori di rifacimento di via Nazionale senza tenere conto del progetto di prolungamento tranviario della linea 8 fino a Termini”. E’ la richiesta contenuta nella lettera aperta che Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio, ha inviato in queste ore al commissario straordinario del Comune di Roma, Mario Morcone, dopo aver appreso che sarebbe intenzione del Commissario stesso ”dare il via nelle prossime ore ai lavori di rifacimento di via Nazionale, consegnando cosi’ definitivamente alle automobili, al traffico veloce e allo smog, la storica strada di accesso al centro della Capitale, con la completa asfaltatura del manto stradale”.
”Era il 21 dicembre del 1898, quasi centodieci anni fa, quando venne inaugurata l’elettrificazione delle linee di via Nazionale, fino a Termini e Porta Pia e il tram si fece largo in tutto il centro della citta’, compresa via Nazionale – continua – Cent’anni dopo, il 21 marzo 1998 fu invece inaugurato dall’allora sindaco Rutelli il nuovo tram 8, con il percorso dal Casaletto a Largo Argentina, con l’intento dichiarato di proseguire poi fino a Termini. A dieci anni dall’inaugurazione del tram 8, che ricorrera’ tra pochi giorni, non puo’ succedere che il tram, progetto fondamentale per la nostra citta’, ceda il passo ad un’autostrada nel pieno dell’area centrale di Roma, rischiando concretamente di non essere mai piu’ realizzato”.
”Il progetto tranviario esiste, e’ stato definito dall’Atac su richiesta dell’assessorato alla Mobilita’ diversi mesi fa, e per essere realizzato va integrato ovviamente nel rifacimento di via Nazionale: non avrebbe senso smantellare l’intera strada, prevedendo corsie preferenziali laterali come si vorrebbe fare, e poi spostare nuovamente le corsie al centro della via per il tram – prosegue Legambiente Lazio – In questo contesto e’ sconcertante che l’ex assessorato comunale ai lavori pubblici non abbia trovato soluzione al problema, ma soprattutto e’ enorme la responsabilita’ della soprintendenza ai Beni Archeologi e Paesaggistici per il Comune di Roma, che ha fermato il progetto tranviario con un infausto parere sfavorevole: riterrebbe quella stessa linea elettrica e quella stessa corsia, che per decenni dai primi del ‘900 erano presenti su via Nazionale, ‘di complesso ed invasivo inserimento ambientale’, mettendo in discussione anche addirittura i cordoli per la protezione della preferenziale”.
”Va detto con nettezza, a via Nazionale, come in tutta la citta’, oggi la priorita’ e’ combattere il groviglio di lamiere che attanaglia Roma, lo smog che asfissia chi vi abita e vi lavora, a questo serve il prolungamento del tram lungo quell’asse, a tutelare il centro storico piu’ bello del mondo – conclude Legambiente Lazio – Per questo, facendoci portavoce di tutti quei cittadini, quelle associazioni e comitati, che in questi mesi stanno raccogliendo le firme proprio con queste richieste, le chiediamo con forza di non dare il via ai lavori senza tenere conto di queste considerazioni, senza rispondere alla domanda di vivibilita’ che viene dalla citta”’.