Nel cortile di Sant’Ivo alla Sapienza, gioiello architettonico del Borromini (il cortile per la verità era di Giacomo della Porta), da un po’ di tempo sono avviati lavori di ripavimentazione. Quello che è successo, come accade un po’ ovunque ormai fra i sampietrini (autentici) e le tegole di Roma, è che con la bella stagione è fiorito un bel praticello al suo interno. Affascinante, ma poco adatto all’estetica dell’opera.
Certo il fenomeno, di cui abbiamo già dato ampio spazio, non smette di combinare bizzarre nuove prospettive. Soprattutto per la rapidità con la quale ogni volta riemerge. Forse dobbiamo studiare nuovi materiali per i certi restauri, altrimenti troveremo ogni mese l’ennesimo cantiere a proibirci l’orizzonte dei tesori di Roma.
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