Pubblicato da B&B Roma Network Staff
Amore e odio per il Sampietrino Romano.
Tra poco partiranno i lavori in Via Nazionale (storica arteria che collega la Stazione Termini con Piazza Venezia) per sostituire i malandati sampietrini con l’asfalto.
Sottolineo malandati poichè il problema sta proprio qui.
Cos’ è che distrugge le nostre autovetture e rende pericolosi i viaggi in motorino? I sampietrini o il fatto che questi non subiscano da anni alcuna manutenzione?
Di fatto, percorrere via Nazionale, anche, anzi sopratutto in autobus è diventata un’impresa ardua. Una sorta di rafting nel centro della capitale.
Veltroni (sindaco) la scelta l’ ha fatta da tempo. Asfaltare. Buttandosi alle spalle inutili nostalgie. Sterili conservatorismi.
Ma c’è chi non ci sta. E vede nel sampietrino un elemento essenziale del paesaggio e vive le già praticate asfaltature di massa come uno stupro alla città. C’è addirittura una sorta di fanclub, sampietrino.it, che apre la sua homepage con un epitaffio alla storica pavimetazione.
Sul sito anche una petizione, per salvare appunto via Nazionale. Ormai, forse troppo tardi.
Il sampietrino ci lascerà anche qui. In nome della viabilità. Della metropoli moderna. Anche in un centro storico unico al mondo. Nella Roma che a parole intende combattere il traffico ma che altro non fa che adattarsi ad un via vai insostenibile di macchine. Forse un inaccettabile contraddizione. Come se si cercasse di rendere Venezia una città ospitale per navi da crociera.
Una lotta contro la realtà del centro storico.
L’asfalto arriverà lo stesso, a prescindere dal successo della petizione.
Un video realizzato dalla Scuola di Cinema Sentieri Selvaggi, dedicato alla storia del sampietrino con un interessante intervista ad un addetto ai lavori.
Documentario di Stefano Alfano, Massimo Corsetti, Luca Fabbricatore, Pietro Ferraglia, Eleonora Pinzi, Giuseppe Valente – allievi della Scuola di Cinema “Sentieri Selvaggi” 2007