ROMA – URBANISTICA: Via Nazionale, effetto voto sui sampietrini
Cecilia Gentile
GIOVEDÌ, 20 MARZO 2008 LA REPUBBLICA – Roma
Dal 26 apre il cantiere stradale. Il Comune: “Il nuovo sindaco deciderà se toglierli”
Nel piano niente selci e tram. “Ma si può ripensare” Dal 7 aprile strada chiusa
Meno sei. E´ iniziato il count down per i lavori in via Nazionale. Già programmati da tempo e finanziati per sei milioni e mezzo di euro, partiranno il prossimo 26 marzo e si concluderanno il 10 settembre, per l´apertura delle scuole. Per quella data tutte le gallerie dei sottoservizi, che ospitano i cavi dell´elettricità, della luce e della telefonia e le condutture dell´acqua, saranno rinnovate e dalla strada scompariranno i sampietrini per lasciare posto all´asfalto.
Ma non è detta l´ultima parola. Come ha ricordato ieri mattina in Campidoglio il commissario Mario Morcone, «la fase della ripavimentazione inizierà a fine maggio, a elezioni avvenute. Dunque il nuovo sindaco potrà anche cambiare il progetto in corso d´opera, ripristinare i sampietrini e decidere se prolungare il tram otto dall´Argentina a Termini». Per questo l´avvio dell´intervento sarà di tipo conservativo e non innovativo: nessun trasferimento delle corsie preferenziali al centro della carreggiata, nessun allargamento dei marciapiedi. L´impianto rimarrà esattamente com´è ora, ad eccezione di un´ampia zona pedonale che verrà creata con i sampietrini davanti al Palazzo delle Esposizioni e di alcune file di sampietrini di porfido rosso che verranno sistemate accanto ai marciapiedi per ricordare la pavimentazione storica. Il resto dei selci rimossi servirà per l´isola pedonale del Tridente.
«La rimozione dei sampietrini ha una ragione funzionale – spiega Lucia Conti, direttrice del XII dipartimento – su questa strada passano 1852 bus al giorno. Nel 2002 una commissione istituita dal Campidoglio e composta da tecnici, professori e funzionari della Soprintendenza di Stato, stabilì l´inadeguatezza dei sampietrini su arterie con traffico superiore a 500 bus al giorno. Su via Nazionale verrà perciò disteso asfalto fonoassorbente».
Una cosa è sicura. I romani si accorgeranno dei cantieri dalle modifiche della viabilità. Nei primi quaranta giorni di lavori effettivi, a partire dal prossimo 7 aprile, Via Nazionale sarà chiusa a tutti i mezzi privati, compresi moto, motorini e furgoni merci, da piazza della Repubblica a via Napoli. Il traffico sarà deviato su via Cavour e su via XX Settembre e potrà immettersi di nuovo su via Nazionale da via Depretis. Inalterati rimarranno invece i percorsi dei mezzi pubblici, perché le due corsie preferenziali a scendere e a salire non verranno mai chiuse. Anzi, in questo caso, i passeggeri di bus e taxi saranno premiati perché sulla loro strada non troveranno né i furgoni merci, dirottati sulle strade laterali, né i pullman turistici, ai quali sarà proibito l´accesso.
«I lavori non sono più rinviabili – precisa Morcone – Le antiche gallerie dei pubblici servizi, costruite tra la fine dell´800 e l´inizio del ‘900, sono ormai colme di cavi e tubazioni e non sono più funzionali agli interventi di manutenzione». Ma Legambiente Lazio continua a chiedere il prolungamento dell´Otto fino a Termini e la tutela dei sampietrini. «A questo punto – dichiara il presidente Lorenzo Parlati – la parola passa alla politica per chiarire quale sia l´idea di città che si propone ai romani. Noi continueremo a batterci con forza contro il groviglio di lamiere che attanaglia la strada, le vibrazioni causate proprio dalle troppe auto e lo smog che asfissia chi vi abita e vi lavora. E se non basterà la petizione, raccoglieremo anche le firme per una delibera consiliare di iniziativa popolare».