Sampietrini addio I ciottoli tipici della pavimentazione romana scompariranno da molte strade del I municipio. Anche da via Nazionale, dove – dopo tanti rinvii – partono i lavori.
di Valentina Santarpia
City – Milano
I sampietrini saranno solo utilizzati ai margini della carreggiata, come previsto dal Comune in accordo con la Soprintendenza, che teme per la stabilità degli edifici storici: nonostante le crociate dei puristi della pavimentazione, si è deciso per l’asfalto, più adatto a sostenere il traffico. “Se entro luglio chiudiamo la parte progettuale, i lavori potrebbero partire il 1° agosto”, ha detto l’assessore ai Lavori pubblici Giancarlo D’Alessandro, annunciando il piano di interventi estivo.
470mila metri quadrati
È la superficie di strade che verranno rimesse a nuovo quest’estate: 41 strade di grande viabilità, 33 locali. Già partito il calendario: dal 26 giugno è iniziato il rifacimento del manto di via di Torrenova; dal 29 giugno lavori a via del Foro Italico per realizzare il Collettore della Farnesina e mettere in sicurezza le cavità sotto l’Olimpica; tra il 2 e il 7 luglio cantieri notturni sul sottovia di corso d’Italia. Da metà luglio si apriranno diversi cantieri in centro: via XXIV maggio, via della Consulta, via Firenze, saranno risistemate, con i sampietrini; che saranno invece rimossi in viale del Monte Oppio, via Conteverde, via dei Quattro Venti. A settembre partirà un’altra tranche di lavori: coinvolte non solo zone centrali, ma anche Borghesiana, Torre Maura, Torre Angela, Pigneto, Rustica, Selva Candida.
Dai banchi ai binari
Entro settembre saranno completati anche i lavori di ristrutturazione di 21edifici scolastici in tutta la città. Ma soprattutto riprenderà a settembre il cantiere Tiburtina: il Consiglio di Stato infatti si è pronunciato sull’impresa che farà i lavori, la Coop 7. La nuova “aerostazione”, una stazione ponte sui binari di circa 48mila mq, sarà la principale stazione di Roma per le linee veloci e internazionali, costerà 161 milioni di euro e collegherà piazza Bologna e Pietralata, oggi divisi dal vallo ferroviario.