Vuoi mettere un sandalo di Jimmy Choo incastrato tra i cubetti di basalto?

Sampietrino © ph Valentina Cinelli

di SARINA BIRAGHI
Il Tempo

VUOI mettere la goduria di una splendida Manolo Blanik incastrata nei sampietrini o di una bella camminata sempre sui sopraddetti con ai piedi l’ultimo sandalo con cristalli Swarovsky di Jimmy Choo? L’unica differenza tra noi signore romane, ma anche castellane (intese non come proprietarie di antichi manieri ma residenti nei Castelli Romani) e Sarah Jessica Parker alias Carrie di «Sex and the City», non sono i centimetri dei tacchi a spillo, ma le strade su cui camminiamo: la fashion victim, insieme alle sue amiche, macina chilometri sull’asfalto levigato di Manhattan, noi lo facciamo sui sampietrini. I tacchi, si sa, gratificano la vanità femminile fino a diventare una filosofia: li metti e senti vacillare gli uomini ai tuoi piedi visto che accendono il desiderio più del push up, più di una scollatura, più di una minigonna. Ma, se come dicono le shoe-addicted camminare sui trampoli è adrenalinico, farlo sui mitici «serci» romani ha tutto un altro fascino. Senza fare corsi di «walk-stage», le romane che già sanno che per camminare con i trampoli bisogna appoggiare prima il tallone e accompagnare il passo fino alla punta, nel centro storico della Capitale non dimenticano di calibrare la falcata calcolando i sampietrini (gli stessi che da bambine contavano giocando) per evitare di conficcarci lo stiletto che, ahimè, ci lascia la «pelle» e qualche volta pure l’«anima». Ne sanno qualcosa i ciabattini, quei pochi rimasti, costretti a rimettere in sesto i tacchi delle stesse scarpe almeno ogni quindici giorni. Non ne sono ignari gli ortopedici che si ritrovano a curare caviglie comprommesse non soltanto per i tacchi a spillo incastrati nelle «fughe» dei «serci», ma anche per i crolli da scarpe zeppatissime che hanno perso l’equilibrio tra quelli non proprio in piano. Insomma se tacchi a spillo e sampietrini non sono proprio «amanti», non sono neanche acerrimi nemici: e allora, per convivere con i «serci» basta una paio di ballerine trendy.