ROMA. La soprintendenza: in via Nazionale resti la “memoria” dei sampietrini
RENATA MAMBELLI
30 marzo 2007, La Repubblica, ROMA
Federica Galloni: “Due fasce di selci accanto ai marciapiedi, e no alla linea aerea per il tram”
Sampietrini sì o no a via Nazionale? L´ultima parola spetterà alla Soprintendente per i beni architettonici di Roma, Federica Galloni, che, però, sembra per ora più interessata a rintuzzare il pericolo che per quella strada passino tram e filobus. «Non vogliamo assolutamente che il cielo di Roma sia parcellizzato dai fili del tram», spiega, «Abbiamo chiesto di presentarci un rendering, delle simulazioni al computer, e ci sono energie alternative che costano certo molto di più, ma vanno studiate e valutate». Perché, spiega, la questione di via Nazionale per ora è all´esame della Soprintendenza soprattutto per lo spostamento delle corsie degli autobus al centro della strada, che anticipa un´eventuale destinazione di quella corsia a tram e filobus.
«Abbiamo fatto solo riunioni preliminari con gli uffici comunali competenti», precisa, «non abbiamo ancora un progetto da esaminare, e siccome le riunioni erano incentrate più che altro sulla necessità di spostare le due corsie degli autobus al centro della strada, la questione della pavimentazione è rimasta un po´ marginale. Noi condividiamo la necessità di rifare la pavimentazione, perché quella attuale è un campo minato: senz´altro va rifatta. Però vogliamo che almeno un segno dell´antica pavimentazione rimanga, per questo chiediamo che restino almeno due fasce di sampietrini ai lati della strada, a salvaguardia della memoria storica dell´antica pavimentazione».
Una richiesta analoga, però, la Soprintendenza l´aveva avanzata quando si decise di togliere i sampietrini dai lungotevere e sostituirli con l´asfalto. «Avevamo chiesto che venissero lasciate due strisce di sampietrini, e invece non è stato fatto, è stato steso asfalto dappertutto».
Con questa premessa la dottoressa Galloni sembra intenzionata a premere più sul freno che sull´acceleratore. «L´eliminazione dei sampietrini ha effetti sia positivi che negativi», nota, «Tra quelli positivi c´è che così si pone fine alle vibrazioni che danneggiano i palazzi e si riducono i rischi per chi passa di lì in motorino. Tra gli effetti negativi c´è la mancanza della salvaguardia della tutela storica del sampietrino romano, che è una pavimentazione di straordinario fascino. In linea di principio bisogna intervenire laddove ci siano necessità di pubblica sicurezza dei cittadini, ma bisognerebbe cercare di mediare. Per questo chiediamo che continuino a restare almeno le due fasce laterali di sampietrini. Ne dobbiamo ancora continuare a discutere».